top of page
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • YouTube
  • Pinterest

GUIDA ai "Musei Vaticani" Virtuali

  • Immagine del redattore: Maria Stallone
    Maria Stallone
  • 17 ott 2020
  • Tempo di lettura: 7 min

Viaggio nel Museo Pio-Clementino, nelle Stanze di Raffaello e nella Cappella Sistina. Consiglio: è consigliata la visione del seguente articolo da un computer o tablet, lo smartphone riduce l’esperienza. Questa è una specifica guida virtuale ai Musei Vaticani per darti dei punti di riferimento di cui il tour virtuale non dispone, ti consiglio di utilizzare uno smartphone per visionare le seguenti indicazioni ed un altro dispositivo per immergerti direttamente nel tour. La guida potrà tornarti utile anche per un tour reale. MUSEO PIO-CLEMENTINO 🔼🔼 Clicca qui sopra per andare al tour virtuale 🔼🔼. Okay iniziamo il tour, se vuoi essere guidato per capire ciò che stai vedendo, non andare dritto, girati a destra e procedi attraverso questa prima stanza. -Stai attraversando la “Stanza degli Animali”, se vedi sculture di animali per l’appunto sei nella stanza giusta, prosegui ancora -Adesso sei nella “V-Galleria delle Statue”, visitiamola! Gira a destra e cerca un ragazzo appoggiato ad un tronco, su questo tronco c’è una lucertola, l’hai trovato? E’ l'Apollo Sauroctono, copia dell’opera in bronzo originaria di Prassitele, proprio accanto vi è l’Amazzone Mattei, la copia migliore in circolazione, rispetto all'originale ormai perduto di Fidia. -dopo la Galleria delle Statue, torna indietro girati a destra verso quel busto solitario su di una colonna, gira di nuovo a destra e attraversa la porta. Sei nel “VII-Gabinetto delle Maschere”:  La vedi la scultura davanti a te? Non ti voltare ed osserva bene perché è proprio l’ Afrodite Cnidia sempre dello scultore Prassitele. A questo punto torna alla stanza iniziale, clicca qui o ricarica la pagina virtuale ↻ (clicca questo simbolo sulla barra in alto a sinistra) e ripartiamo, oppure procedi a ritroso ma senza perderti! -Voltati indietro e vai verso il giardino, il tour virtuale ti riporta direttamente al “X-Gabinetto dell'Apoxyomenos”, girati leggermente a sinistra e dirigiti verso l’unica statua “intera” presente tra le varie stanze, sei davanti all’Apoxyomenos di Lisippo. Purtroppo il tour virtuale non mette a disposizione il “VIII-Cortile Ottagono” che si intravede dalle porte-finestre, esso comprende grandi opere di cui avrete sicuramente sentito parlare come la statua dell’Apollo del Belvedere, datata II secolo d.C., copia dell'originale bronzea dello scultore greco Leochares ed il rinomato Laocoonte, datata I sec a.C. degli scultori di Rodi  Agesandro e i suoi due figli. Foto di Musei Vaticani Agesandro e figli, Laocoonte, I sec a.C., VIII-Cortile Ottagone, Museo Pio Clementino, Musei Vaticani. La scultura raffigura il sacerdote di Apollo che avverte i Troiani del pericolo celato all'interno del celebre cavallo, tuttavia gli dei favorevoli ai Greci, inviarono due serpenti mostruosi che avvolsero il sacertodote e i figli. Copia marmorea, dell'originale bronzea di Leochares, Apollo del Belvedere Foto di Musei Vaticani Torna di nuovo alla stanza iniziale, secondo le indicazioni precedenti. - Adesso finalmente procediamo dritto verso la "III-Stanza delle Muse”, al cui centro è collocato il Torso del Belvedere dello scultore ateniese Apollonio, guardati attorno e proseguiamo ancora. -Siamo arrivati finalmente nella stanza che più prediligo tra tutte: la "II-Sala Rotonda" al cui centro è collocata la grande vasca in porfido rosso, risalente ai tempi della Roma Imperiale. La statua che più spicca alla tua destra è quella dell’Ercole in bronzo dorato, opera romana datata tra il I ed il III secolo d.C., raffigura il giovane appoggiato ad una clava. Nelle altre nicchie alla destra dell’Ercole in ordine: la Statua di Hera, Statua dell’Imperatore Galba, Statua dell’Imperatore Claudio, Statua di Giunone Sopita. Nelle nicchie alla sinistra della statua bronzea in ordine: Statua di Cerere, Statua di Antinoo ed all'interno della nicchia solitaria Statua di Genio. LE STANZE DI RAFFAELLO 🔼🔼 Clicca qui sopra per andare al tour virtuale 🔼🔼. Il nostro viaggio virtuale prosegue attraverso le quattro celebri Stanze Vaticane affrescate dall’artista urbinate Raffaello Sanzio, al servizio di papa Giulio II. Clicca sul link per immergerti direttamente nel viaggio e leggi nel frattempo questa piccola guida che ti aiuterà ad orientarti. - La prima stanza da cui parte il tour è “Stanza dell’Incendio di Borgo” (1514-1517) , in realtà è l'ultima stanza affrescata da Raffaello, infatti viene eseguita sotto il pontificato di Leone X. Davanti a te un grande finestrone e attorno “La giustificazione di Leone III” che allude all’ingiudicabilità del papa che risponde solo a Dio; sulla parete opposta invece ammira l’affresco che ha dato il nome alla stanza “L’incendio di Borgo”, puoi scrutare una piccola figura bianca sullo sfondo affacciata ad una finestra, egli è papa Leone X che impartisce una benedizione al popolo di Borgo devastato da un incendio. Adesso voltati a sinistra per poter osservare “La battaglia di Ostia”, l’opera ricorda il tentativo di attacco delle flotte arabe alle navi pontificie nell’849, sventato tuttavia da una tempesta; di nuovo sulla parete opposta è raffigurata “L’incoronazione di Carlomagno”. - Clicca su questo simbolo ⏩ per proseguire nella “Stanza della Segnatura” (1508-1511). La stanza era adibita al Tribunale ecclesiastico (Signatura Gratiae) e per questo detta della Segnatura. I temi raffigurati sulle quattro pareti, sono quelli delle quattro Facoltà delle Università medioevali: la teologia, la filosofia, la giustizia e la poesia. La teologia è rappresentata dall’affresco alla tua sinistra “Disputa del Sacramento”, che affronta la questione teologica dei rapporti fra la Chiesa militante (quella formata dai fedeli sulla terra) e la Chiesa trionfante (quella dei Santi in Paradiso), infatti si colgono due livelli distinti nell’opera separati da una lingua di cielo azzurro. Sulla parete opposta, l’opera più celebre non sono della stanza, ma delle Stanze, “La Scuola di Atene” per il tema della filosofia. Entro un edificio identificato come il “Tempio della Sapienza”, si raccolgono filosofi e antichi saggi intorno alle due figure centrali di Platone (a sinistra, con le sembianze di Leonardo da Vinci) che indica il mondo superiore delle idee “Iperuranio” e Aristotele (a destra). La figura pensosa in primo piano è Eraclito, rappresentato con le fattezze di Michelangelo Buonarroti. Sui lati minori dello stesso locale, interrotti dalle presenze di finestre, per il tema della giurisprudenza un affresco distinto in tre diversi momenti “Triboniano consegna la Pandette a Giustiniano” e “Gregorio IX approva le Decretali”, nella parte superiore invece “Le Virtù” in ordine da sinistra Fortezza, Prudenza e Temperanza, sulla volta in un tondo è presente la quarta virtù Giustizia. Questo dettaglio ti ricorda di non guardarti solo attorno, ma di alzare la testa per apprezzare le volte. Infine sull'ultima parete rappresentante la poesia, è raffigurato il “Parnaso” montagna della Grecia, su cui vi è Apollo circondato dalle Muse e poeti antichi e moderni, fra i poeti si distinguono Dante, Petrarca, Virgilio, Omero e Saffo. -Clicca di nuovo sul simbolo ⏩ e continuiamo il nostro viaggio nel terzo locale, “La Stanza di Eliodoro” (1511-1514). Il nome deriva dall'affresco principale alla nostra destra “Cacciata di Eliodoro dal Tempio”, episodio tratto dall’Antico Testamento, il sacerdote Onia invoca l’aiuto divino per scongiurare il furto dei tesori del tempio da parte di Eliodoro, egli dunque viene punito da un messaggero divino su un cavallo bianco e i suoi scudieri.  Sulla parete opposta puoi osservare “Incontro di Attila e Leone Magno”, episodio secondo cui il papa dissuase il capo degli degli Unni ad avanzare verso Roma. Alla destra dell’affresco è raffigurata la “Liberazione di San Pietro dal carcere”, nella singola opera, puoi trovare una sequenza di tre episodi, che seguono una linea temporale precisa. La prima immagine si concentra sull’angelo che illumina la figura di San Pietro e lo libera dalle catene. A questa scena resa tutta in controluce, segue sul lato destro l’Angelo che accompagna Pietro fra le guardie addormentate e sul lato opposto i soldati che si accorgono della fuga. Infine sulla parete opposta la “Messa di Bolsena” qui un sacerdote boemo è scettico sul mistero della transustanziazione (trasformazione di pane e vino nel Corpo di Cristo), durante la messa nel 1263 vede stillare sangue dall’Ostia. -Clicca di nuovo sul simbolo ⏩ per terminare il nostro percorso nell'ultima stanza la "Sala di Costantino" dal nome dell'Imperatore romano Costantino I. La stanza fu affrescata dagli allievi di Raffaello, data la sua morte prematura e prosegue sotto la direzione dell'allievo prediletto dell'urbinate Giulio Romano. Egli è l'autore dell'opera più maestosa della sala, voltati a destra e potrai ammirare "La battaglia di Ponte Milvio", celebre battaglia in cui l'imperatore Costantino, al centro dell'affresco su di un cavallo bianco, sconfigge l'imperatore Massenzio sulle sponde del Tevere , puoi osservare quest'ultimo nelle acque del fiume in sella al suo cavallo marrone, nell'angolo in basso a destra . A sinistra dell'affresco puoi osservare l'episodio antecedente alla battaglia, l'opera "Visione della Croce" descrive la premonizione che ebbe Costantino, egli doveva sostituire le insegne con le Aquile con delle Croci cristiane per ottenere vittoria contro l'altro imperatore. La parete opposta ospita il "Battesimo di Costantino" l'imperatore riceve il sacramento dal pontefice Silvestro. Infine ultimo episodio della stanza sull'ultima parete maggiore è la "Donazione di Roma" , il protagonista è sempre l'imperatore Costantino immortalato nell'atto di donare la città di Roma tramite una statuetta simbolica a papa Silvestro. Infine alza gli occhi alla volta ed osserva il "Trionfo della religione Cristiana" sul mondo ai tempi di Costantino, ai tempi in cui è stato affrescato ed infine il trionfo letterale sulla stanza, esso infatti racchiude i quattro momenti fondamentali della vita di Costantino che risalgono alla volta e trionfano nell'affresco, uno splendido gioco prospettico che innalza solennemente la sala. LA CAPPELLA SISTINA 🔼🔼 Clicca qui sopra per andare al tour virtuale 🔼🔼. Sei nella Cappella Sistina se vedi, sul tuo schermo, un una stanza vuota ma piena di storie, ritratti e finti tendaggi da colori e tonalità varie. La prima cosa da fare, spinto dalla curiosità, è alzare la testa ed ammirare il ciclo di affreschi di Michelangelo Buonarroti sulla grande volta. Spostandoti verso il centro della cappella sofferma la tua attenzione sulla parte centrale della cappella: vedrai magnifici affreschi come il "Diluvio universale". Fai un po’ di pausa per far rilassare il collo, solo pochi minuti perché sarà difficile non ritornare ad alzare il capo per ammirare la "Creazione di Eva" "La creazione di Adamo".  Sei arrivato alla fine della volta se vedi i due pennacchi posti ai due angoli. Se riabbassando lo sguardo ti sembrerà di vedere il cielo siete di fronte al "Giudizio Universale". Tranquilli la contemporanea sensazione di stupore e di spavento che stai provando è molto comune e sappiamo che è determinata dal osservare da un lato la perfezione dei corpi gratificati e dall’altro quelli sottoposti ad eterna condanna. Non finisce qui, se voltandoti a sinistra vedi dei drappi stai osservando la una la Parere Nordi. Nella parte centrale della parete vedrai Le Storie di Cristo .Puoi, così ammirare "L’ultima cena" e "Discorso alla montagna" di Cosimo Rosselli, affreschi di Pietro Perugino come "Consegna delle chiavi" e "Battesimo di Cristo" e affreschi di Sandro Botticelli come "Tentazioni di Cristo" Adesso voltati e attraversa la Cappella per andare ad osservare da vicino la parete Sud dove troverai Le storie di Mosè, affreschi di Sandro Botticelli come "Prove di Mosè", Pietro Perugino con "Partenza di Mosè per l'Egitto", "discesa dal monte Sinai" di Cosimo Rosselli e Piero di Cosimo. Puoi avviarti verso la porta ma non dimenticare di alzare la testa, (è l’ultima volta e ne vale la pena) per osservare la Parete di ingresso sopra la quale sono raffigurati la "Resurrezione di Cristo" di Domenico Ghirlandaio e Hendrik Van den Broeck e "La Disputa sul corpo di Mosè" di Luca Signorelli e Matteo de Lecce. Uscito dalla Cappella puoi continuare ad osservare i Musei Vaticani senza dover affaticare troppo il collo. Visita anche il Museo Chiaramonti, il Braccio Nuovo, la Cappella Nicolina e la Sala dei Chiaroscuri.



 
 
 

Comments


About Me

Hi, thanks for dropping by!

bottom of page